Costruito nel 1578 ad opera dei fratelli Giuseppe e Pietro Beretta di Brissago, questo pregevole manufatto in pietra viva è nel tempo assurto a simbolo delle Centovalli, dapprima con il suo appellativo originale di Ponte Nuovo ed in seguito - con l’avvento del turismo – con il più popolare nome di Ponte Romano.
Unitamente al ponte sotto la frazione di Salmina presso Corcapolo, esso serviva al transito delle persone e degli animali che, attraversando il fiume Melezza, salivano verso i numerosi monti situati sulla sponda destra della valle.
Le sue notevoli dimensioni (36 metri di lunghezza per 26 di altezza), la sua eleganza architettonica, così come l’ambiente circostante fatto di pareti rocciose a strapiombo sulle limpide acque del fiume, ne fanno una delle testimonianze storiche sul territorio di maggior interesse dell’intera regione. Il Ponte Romano, al centro del quale trova posto una cappelletta dedicata alla Madonna e a San Giovanni Nepomuceno, protettore contro i pericoli causati dalle acque, è inoltre uno dei rari ponti delle valli del Locarnese che non sono stati portati dai fiumi in piena durante l’alluvione dell’agosto del 1978.
Completamente ristrutturato nel 1989 ad opera della Pro Centovalli e Pedemonte, lo si raggiunge con facilità scendendo lungo una comoda mulattiera che prende avvio dalla strada principale delle Centovalli circa 500 metri dopo il villaggio d’Intragna.